Quante ricerche online producono click?

Navigare online è diventata ormai un’azione quotidiana per ognuno di noi. Dalla ricerca del ristorante migliore in zona all’approfondimento delle ultime notizie della giornata, dalle traduzioni agli e-commerce di shopping, niente al giorno d’oggi può prescindere dall’inserimento di una parola chiave o di una domanda completa sulla barra di ricerca di Google.

Eppure a questa che è ormai molto più di una tendenza consolidata, si affianca un’altra tendenza, molto più recente, che risponde al nome di zero click search. Di cosa di tratta? Chi ne ha parlato? E quali nuovi scenari potrebbe aprire? Scopriamolo subito!

Tendenza Zero click: la ricerca di Similarweb

Quante ricerche online producono click? È questa la domanda alla base di un’importante ricerca di Similarweb sviluppata in collaborazione con Rand Fishkin co founder e CEO di Sparktoro.

Proprio su Sparktoro è possibile visionare questo interessante studio che porta alla luce dati importanti legati alla tendenza zero click.

Il principio alla base della ricerca è abbastanza semplice, ma i risultati sono molto interessanti e pongono inevitabili riflessioni sul futuro delle ricerche online. Secondo questo studio dal mese di gennaio al mese di dicembre 2020, ben il 64,82% delle ricerche su Google si sono concluse senza click. Com’è possibile? È presto detto. Attualmente gli sforzi di Google si stanno concentrando verso una direzione che mira a fornire risposte quanto più immediate e precise possibili all’utente che è in fase di ricerca. In sostanza, le query degli utenti vengono risolte direttamente nella pagina dei risultati, soddisfacendo in molti casi le loro esigenze senza bisogno di dover cliccare su altre pagine web relative alla domanda posta. Ma si sa, gli esempi valgono più di mille parole, quindi ecco una serie di esempi concreti relativi alla tendenza zero click.

Ecco alcune domande che ho posto a Big G. e le relative risposte.

La prima domanda è “A cosa serve la pubblicità?”

Come possiamo vedere, Google ha inserito il mio sito web www.simonelongato.it come “risultato zero” e ha fornito come risposta completa, ma breve, un estratto del testo presente sul mio sito web. L’utente che ha posto la domanda avrà quindi la sua esaustiva risposta senza dover cliccare su una pagina web. Gli esempi sono tanti, quindi procediamo con altri quesiti comuni.

Abbiamo bisogno di sapere quale sia l’orario attuale in una specifica parte della terra? Ecco che la nostra query viene immediatamente risolta da Google, senza necessità di ulteriori click.

Alla domanda  “Perché l’acqua del mare è salata?” Google ci risponde subito che lo è perché al suo interno sono disciolti grandi quantità di sali minerali. Era questo quello che volevamo sapere, giusto? Ecco perché probabilmente non avremmo bisogno di procedere con la lettura di altri contenuti.

Il futuro delle ricerche web è zero click?

Questa ricerca porta inevitabilmente a porsi tutta una serie di domande, che possono essere racchiuse semplicemente in questo quesito: “Il futuro delle ricerche web è zero click?” Partiamo da un presupposto fondamentale:Google ormai non vuole fornire semplici risultati di ricerca, ma vuole soddisfare un bisogno dell’utente e vuole farlo nella maniera più diretta, immediata, chiara e celere possibile.

Un processo di ricerca che passa attraverso molti click è visto da Big G. come macchinoso, lento e non rispondente alle immediate esigenze dell’utente. La tendenza zero click si fa strada proprio in questo contesto, in quanto fautrice di una risposta tempestiva, istantanea e pertinente a una specifica richiesta. Possiamo parlare dunque di vere e proprie query informative. Ma quanto tutto questo incide sui siti web? Avere un sito web sarà utile nel futuro?

Sito web aziendale: avrà ancora senso averne uno?

Assolutamente sì! Fare un sito web è sempre un buonissimo investimento per ogni attività, grande, piccola, internazionale o di quartiere. Dare una vetrina autorevole, professionale e accattivante al proprio brand sarà fondamentale anche in futuro, nonostante la tendenza zero click. Vediamo perché!

Come abbiamo avuto modo di vedere, il modo in cui le informazioni vengono visualizzate è sicuramente cambiato. L’utente che inserisce la propria domanda o semplice parola chiave sulla barra di ricerca di Google ha la possibilità di trovare un’immediata risposta alla sua domanda senza dover necessariamente cliccare su una serie di link. Questo come impatta sui siti web? In realtà, se il sito web è ottimizzato al meglio, in maniera positiva. Perché le informazioni che Google inserisce nel featured snippet sono estrapolate da un sito web.

Ricordate l’esempio che ho fatto all’inizio dell’articolo? Alla domanda “A cosa serve la pubblicità” Google ha mostrato un riassunto di un testo presente sul mio sito web. Un buon lavoro di ottimizzazione SEO può portare proprio a questo e a far sì, inoltre, che dopo aver avuto una risposta esaustiva alla propria domanda, l’utente possa volerne sapere di più sul sito dalla quale è stata estrapolata, cliccando sul link diretto. Una volta atterrato sul sito web potrà esplorarlo e trovare servizi o risposte ad altre domande o peculiari necessità.Non solo, apparire in un risultato di featured snippet in primo piano aumenta moltissimo la credibilità del marchio e/o del sito web stesso e la sua autorevolezza.

Ricerche zero click: l’importanza della SEO

Risulta quindi fondamentale valorizzare al massimo la propria presenza online con un’ottimizzazione SEO professionale e all’avanguardia. Il mondo del web è in continuo mutamento e queste evoluzioni non possono e non devono spaventarci. Bisogna cavalcare l’onda al meglio per poterne trarre i maggiori benefici. Con la tendenza zero click il tuo sito web professionale potrebbe essere inserito come risultato zero e attirare la curiosità dell’utente che ha posto la domanda e che trovandolo in cima, lo riterrà una fonte autorevole. Avrà il desiderio di saperne di più, di atterrare su di esso, di visitarlo e diventare un potenziale cliente.

Dunque sostanzialmente alcune delle domande più importanti da porsi sono la seguenti: “La nostra azienda è pronta ad accettare questa nuova sfida?” E ancora: “Ha tutte le condizioni necessarie per non farsi fagocitare dalle tendenza zero click?

Se desideri aumentare il riconoscimento del tuo marchio, promuovere le competenze del tuo lavoro o i servizi della tua azienda una strategia SEO professionale basata sulla tendenza zero click può risultare fondamentale. Le ricerche a zero click potrebbero non comportare direttamente una visita al tuo sito web, ma aumentano in maniera sostanziale la visibilità del marchio e il traffico di riferimento.

L’evoluzione delle ricerche online

Tornando alla nostra domanda iniziale: “Quante ricerche online producono click?” possiamo assolutamente confermare che dai sondaggi, dalle ricerche, dai dati e dalle osservazioni di noi professionisti, le ricerche online che producono click sono inevitabilmente condizionate dalla nuova tendenza zero click.

Fortunatamente, come abbiamo avuto modo di vedere, questo nuovo fenomeno, una volta studiato e compreso, potrebbe giocare anche a nostro vantaggio. Il futuro della ricerca web sarà ricco di sorprese, sta a noi comprendere tutte le avvisaglie odierne e studiare strategie e approcci vincenti in linea con le novità del settore.

Simone Longato

Consulente di Marketing e Comunicazione, lavora nel campo pubblicitario dal 2003. Lavora realizzando siti internet e creando con l’impresa una strategia per aumentare il business del cliente grazie al web. Nel 2019 fonda MAGNET Marketing.